Ora che sei partito
(forse già in Germania)
sono rimasta qui a guardare i fuochi d’artificio
in silenzio.
C’è la mia amica Bonia
che sta accanto a me e mi sussurra,
Ti voglio bene cara amica mia
e sono contenta
ma c’è anche questa pesantezza
che non sono ancora riuscita
a spiegare
a me stessa.
Devo scriverlo. Lo so.
Ma non posso farlo ancora.
C’è questa folla che devo superare prima.
Perciò cammino
come un fulmine, diresti tu
(saresti sicuramente orgoglioso di me, vedermi così in fretta).
Voglio tornare a casa
prima che le lacrime mi uscissero fuori
non so perché, ma è così.
Penso a te
e mi ricordo
come non volevo venire a trovarti in quel caffè.
Probabilmente è un cretino
come tutti gli altri
mi dicevo
ed io, non volevo perdere tempo
perché ho sempre tanto da fare
ma dopo tre caffè accidentali
(perché nel tuo accento italiano ‘tre minuti’ suonano come ‘tre espresso’ in
ungherese)
quanto abbiamo riso
come se ci conoscessimo da sempre
come due buoni amici
non amanti
comunque
ti ho guardato con tanto interesse
Non è un cretino
questo è evidente
Anzi
può essere una bella persona
e ho pensato se baciarti fosse una buona idea
ma sei stato tu a baciarmi prima
leggermente
sulle labbra
come se fosse un incidente
alla fermata dell’autobus
e poi mi hai chiesto
Cosa fai domani? Ti piacerebbe pranzare?
Ho detto di sì
e sono salita sull’autobus sbagliato.
Avevo voglia di cantare e ballare
(Lo so, è ridicolo)
È stato un piacere passare del tempo con te
Fulmine
Hai scritto tu più tardi in quella sera
con le indicazioni per il ristorante.
Sono arrivata (di nuovo)
come un fulmine
(le tue parole)
al nostro secondo incontro
ma questa volta non hai cercato di fermarmi
hai riso come qualcuno che mi deve bene
e mi hai versato dell’acqua frizzante.
Poi hai messo nel mio piatto una parte del tuo piatto
che era migliore del mio
hai deciso
e l’hai fatto con un gesto così naturale
che non ho potuto nemmeno protestare.
Questa volta ho avuto la voglia di baciarti davvero
ma invece
ho cercato di trovare dei motivi per non farlo.
Tu parti tra due giorni
ed io tra una settimana
mi dicevo
e sono scappata in bagno.
Andiamo fulmine?
mi hai chiesto dopo due ore.
Ma aspetta, e il conto?
Non pensarci
hai detto
ancora
con tal naturalezza
che era troppo tardi per cercare di protestare
(Non lo sai
ma non mi piace quando gli uomini mi comprano le cose
perché non voglio essere in debito con loro).
Ma in questo caso
non mi è dispiaciuto
perché sapevo già
che volevo darti qualcosa
che non ho dato a un uomo
da molto tempo)
Mi hai accompagnato a casa
spingendo la tua bicicletta.
Abbiamo parlato di architettura
e la mia città di nascita
che tu pensavi fosse una specie di paradiso
quando eri così felice di lasciare Roma per sempre
(e ho pensato
ma come si può lasciare una città come Roma?)
E abbiamo riso di nuovo di stupidaggine che non ricordo
ed ero così felice
e spaventata dalla stessa felicità
che adesso mi colpeva.
Non volevo farmi male
Per favore, non farmi del male
te l’ho chiesto in segreto
e ho pensato se baciarti fosse una buona idea
ma sei stato tu a lasciarmi prima
all’angolo della mia strada.
Allora vado
hai detto in fretta
tenendo la bicicletta con una mano
e con l’altro
mi hai dato un abbraccio
senza nemmeno un bacio
(incidentale o intenzionale).
È stato un piacere passare del tempo con te
Fulmine.
Rimaniamo in contatto?
Hai detto così
quasi freddo
ed io volevo baciarti così tanto
ma il mio coraggio inaffidabile
mi ha abbandonato
e sei saltato sulla tua bicicletta
non prima che tu mi abbia sorriso un’ultima volta
e ho sorriso anch’io
(come una cretina)
ti ho salutato e ho fatto finta d’essere contenta
ma dentro mi faceva male
questa felicità vuota
che ora devo cercare di contenere
sopprimere
perché e troppa.

Lo conosco bene
questa sensazione.
È la mia storia.
E mi chiedo
camminando a casa
come un fulmine tra la folla
Incontrerò un giorno un uomo che sarà abbastanza coraggioso
da amarmi proprio così –
con la mia intensità
onestà e felicità
incontenibile?
Può essere proprio lui
il mio fulmine?
Budapest, 21 agosto, 2023
Beautiful, Imola. Che bello questo italiano. You ignited a spark. It will happen again. xx
Grazie mille, amica mia! Ne parleremo quando ci rivediamo?
Wow! Che bella poesia, Imola!